Come DIVERSIFICARE un portafoglio d'investimento con Bitcoin, oro e metalli preziosi
Come sto ottimizzando un portafoglio già vincente (+110% in 24 mesi) per renderlo ancora più performante e bilanciato
Gentile lettore,
Mentre scrivo questa newsletter, il mio profilo pubblico di Popular Investor eToro mostra numeri che neanche io osavo sperare quando ho iniziato come Popular Investor il 25 agosto scorso. Più del 25% da inizio anno e un incredibile oltre 110% negli ultimi 24 mesi. Risultati che mi riempiono di orgoglio, ma che mi pongono davanti a una domanda fondamentale: e adesso?
La risposta non è sedermi sugli allori. Al contrario, è il momento perfetto per evolversi. Per prendere una strategia che sta funzionando alla grande e renderla ancora migliore. Non perché ci sia qualcosa che non va - anzi, i risultati parlano chiaro - ma perché i mercati non aspettano nessuno, e chi non si adatta finisce per essere superato da chi ha il coraggio di innovare anche quando sta vincendo.
Non mi nascondo dietro un dito e, come sempre faccio da sempre nella mia longeva carriera editoriale, è essere trasparente al 100%: uno dei miei principali obiettivi per i prossimi mesi è ambizioso, ma al contempo realistico; ottimizzare il risk score da 5/10 a 4/10 integrando asset strategici che possono amplificare i rendimenti riducendo la volatilità complessiva.
E quando parlo di asset strategici, non mi riferisco solo ai soliti Bitcoin e oro che tutti conoscono. Ho in mente qualcosa di molto più sofisticato: una diversificazione nei metalli preziosi che include palladio e platino, due asset che potrebbero essere i veri protagonisti della transizione energetica dei prossimi anni.
Perché cambiare una strategia vincente?
La domanda è legittima, e me la sono posta anch'io. Quando le cose vanno bene, la tentazione è sempre quella di non toccare nulla. Ma nel mio percorso professionale, dal 2008 nel digitale e dal 2012 nei mercati finanziari, ho imparato una lezione fondamentale: i grandi investitori non si accontentano mai. Warren Buffett continua a evolvere il portafoglio di Berkshire Hathaway dopo 60 anni di successi. Ray Dalio ha rivoluzionato l'asset allocation quando Bridgewater era già il fondo hedge più grande al mondo.
Paragoni di un certo spessore, me ne rendo conto, ma mi piace poter rendere chiara l’idea.
La verità è che siamo in un momento storico particolare. Da qualche mese Bitcoin ruota intorno area 100.000/$110.000 mentre l'oro tocca continuamente nuovi massimi storici ovvero ben oltre la soglia psicologica precedente dei $3.500 l'oncia, e soprattutto, quello che fino a pochi anni fa era considerato "alternativo" è diventato mainstream istituzionale.
Il più grande gestore al mondo, BlackRock, gestisce oggi $51 miliardi nel suo ETF Bitcoin. JPMorgan, la stessa banca che chiamava Bitcoin "una frode" soltanto qualche anno fa (2017, stesso anno nel quale fondai Criptovaluta.it, ndr), ora prevede l'oro a $4.000 l'oncia entro il secondo trimestre 2026. Le banche centrali hanno acquistato 691 tonnellate di oro solo nei primi sette mesi del 2025.
Questi non sono segnali da ignorare. Sono opportunità da cavalcare con intelligenza e strategia. Ma io voglio andare oltre la massa. Voglio creare un portafoglio che non solo performi bene, ma che lo faccia con maggiore stabilità e minori drawdown. Un portafoglio che faccia dormire sonni tranquilli sia a me che a tutti voi che mi state copiando.
L'oro e i metalli preziosi: molto più di un semplice hedge
Quando la maggior parte degli investitori pensa ai metalli preziosi, si ferma all'oro, ma ti svelo un mistero: non esiste solo l’oro, sebbene sia considerato il bene rifugio per eccellenza.
È una considerazione del tutto condivisibile quella secondo cui, la gran parte degli investitori cosiddetti retails, pensino sempre e soltanto all’oro come unico metallo prezioso rifugio: il prezioso metallo giallo ha una storia di 5.000 anni come riserva di valore e, nel 2025, sta performando al +35% superando di gran lunga anche S&P 500. La sua correlazione praticamente zero con le azioni (-0.01 negli ultimi dieci anni) e la sua performance durante le crisi (+8% durante il banking crisis del 2023) lo rendono un perfetto diversificatore.
Ma quello che mi affascina davvero è l'opportunità che vedo negli altri metalli preziosi, quelli che la finanza tradizionale tende a ignorare. Prendiamo ad esempio il palladio. È un metallo fondamentale per l'industria automobilistica, utilizzato nei catalizzatori, e sta vivendo un deficit di offerta che supera oggi oltre 1 milioni di once. Con la crescita del settore dell'auto elettrica del 15% annuo e la Russia che controlla il 40% della produzione mondiale, abbiamo tutti gli ingredienti per una tempesta perfetta dal lato dell'offerta.
Il prezzo attuale supera $1.100 l'oncia, con un +20% su anno, ma resta ancora lontano anni luce dal picco di oltre $3.200 del 2022, ma la domanda strutturale è più forte che mai. Non è speculazione, è matematica: meno offerta, più domanda, prezzi destinati a salire. Ecco perché sto considerando un'allocazione dell'1-2% del portafoglio in palladio.
Ancora più interessante è il platino, il metallo che potrebbe essere il vero vincitore della rivoluzione dell'idrogeno verde. Il platino è insostituibile nelle celle a combustibile, e con il mercato dell'idrogeno verde destinato a valere $1.4 trilioni entro il 2030, stiamo parlando di una domanda che potrebbe esplodere letteralmente. Il rapporto oro-platino è attualmente a 2.1x, quando storicamente si è mantenuto intorno a 0.8x. Con il 70% della produzione concentrata in Sud Africa, anche qui abbiamo una situazione di offerta limitata che potrebbe creare opportunità straordinarie.
E il suo rendimento? Su anno parliamo di oltre 45%, tracciando un boom di prezzo piuttosto importante proprio da fine aprile di questo stesso anno.
Ma stiamo scherzando? Assolutamente no. Personalmente vedo molta strada davanti a se per questo top metallo prezioso e nella mia strategia di portafoglio su eToro viene e verrà preso in seria considerazione. Ti invito dunque - qualora ancora non lo hai fatto - a seguirmi su eToro perchè condividerò passo passo tutte le mie analisi e riflessioni in merito alla mia strategia di investimento sul portafoglio e, se vorrai, copiami.
Bitcoin: l'asset a completare il puzzle
Non posso parlare di evoluzione del portafoglio senza affrontare l'elefante nella stanza: Bitcoin. Lo so, lo so, molti di voi storceranno il naso sentendo parlare di "moneta digitale" e "volatilità eccessiva". Ma i numeri raccontano una storia diversa. La volatilità del Bitcoin è scesa molto nel corso degli ultimi tempi, 120% annualizzato al 54% dopo l'approvazione degli ETF, e la correlazione con le azioni tech è diminuita da 0.8 a 0.4. Si sta, letteralmente, "decorrelando" dal resto del mercato. Questo dimostra che la via “istituzionale” intrapresa dall’asset crypto di riferimento, porti maggiore stabilità / maturità in merito a quelli che in molti definiscono come “oro digitale”.
Il 59% dei fondi istituzionali ora detiene Bitcoin nel proprio portafoglio. Non stiamo più parlando di speculazione da "early adopters" tecnologici, ma di allocazione strategica da parte di gestori professionali che gestiscono trilioni di dollari. E i dati di performance parlano chiaro: aggiungendo solo il 2% di Bitcoin a un portafoglio tradizionale, il Sharpe ratio migliora del 30% mantenendo la volatilità sotto controllo.
La mia strategia di conservazione di Bitcoin nel mio portafoglio Bitcoin è piuttosto semplice, ma al contempo trasparente: acquisto con regolarità il primo di ogni mese per mezzo PAC, in una quantità pari oggi al 1.1% circa rispetto all’attuale saldo del conto. Intendo bene precisare che ho iniziato il PAC sei mesi fa su eToro da qui, con una cifra mensile inizialmente più bassa (ove per bassa intendo -50% rispetto ad adesso, ma ho deciso di aumentarla proprio agosto scorso, infatti la quota investita di settembre è stata la prima post-maggiorazione).
Quando terminerò il PAC? Quando riterrò opportuno e sostenibile il costo e il pmc di BTC in portafoglio e, quando avrò raggiunto la % dello stesso che ho in mente ma che per il momento non intendo rivelare. Tieni sempre conto che nel frattempo comunque faccio interventi anche in altri assets, quindi il tutto dipende da più fattori incrociati.
Riguardo la correlazione - negativa - tra Bitcoin ed oro si è anche pronunciato Alessandro Adami, analista specializzato in Defi e Web3, all’interno della sua analisi “Correlazione negativa tra Oro e Bitcoin - i due assets agli antipodi” pubblicata per Criptovaluta.it l’11 settembre scorso.
La matematica delle correlazioni
Quello che rende questa combinazione di asset veramente potente non sono i singoli elementi, ma come interagiscono tra loro. Ho analizzato le correlazioni degli ultimi 36 mesi e i risultati secondo me sono interessanti. Durante le correzioni di mercato superiori al 10%, l'oro mostra una correlazione negativa di -0.15 (cioè protegge attivamente), il palladio mantiene una correlazione positiva ma moderata di +0.3, il platino si comporta quasi come un asset decorrelato con +0.2, e Bitcoin, sorprendentemente, ha una correlazione di 0.4, molto migliore rispetto alle azioni tecnologiche che spesso superano 0.8.
Ma la vera magia accade durante i rally di mercato. L'oro rimane sostanzialmente neutrale (+0.05), non limitando l'upside ma nemmeno contribuendo significativamente. Il palladio e il platino partecipano ai guadagni con correlazioni moderate, mentre Bitcoin tende ad amplificare i movimenti positivi del mercato. È come avere un portafoglio che sa quando proteggersi e quando attaccare… almeno questa è la mia speranza ma anche plausibile aspettativa.
Perché questo approccio ha senso ora
Il timing di questa strategia non è casuale. Siamo in un momento in cui diversi trend macroeconomici si stanno allineando perfettamente con questo tipo di allocazione. L'inflazione rimane persistente nonostante gli sforzi delle banche centrali, e i metalli preziosi sono storicamente un hedge naturale contro la perdita di potere d'acquisto. Le tensioni geopolitiche continuano a crescere, favorendo asset rifugio come oro e Bitcoin. La transizione energetica sta accelerando, rendendo palladio e platino sempre più strategici.
Ma soprattutto, stiamo assistendo a quello che gli analisti chiamano "dedollarizzazione". I paesi BRICS+ continuano ad accumulare oro riducendo le riserve in dollari, mentre le criptovalute crescono come alternativa al sistema monetario tradizionale. Non sto dicendo che il dollaro sparirà domani, ma sto riconoscendo che un cambiamento strutturale è in corso, e voglio che il mio portafoglio sia posizionato per beneficiarne.
Ci sono poi catalisti specifici per il 2025-2026 che non posso ignorare. I tagli dei tassi della Federal Reserve sono storicamente positivi per i metalli preziosi. Gli effetti dell'halving di Bitcoin del 2024 tipicamente si manifestano dopo 12-18 mesi. Il boom dell'idrogeno verde renderà il platino sempre più strategico. La crescita dell'auto elettrica aumenterà la domanda di palladio nel settore dei catalizzatori.
L'impatto sui tuoi investimenti
Se stai già copiando il mio portafoglio su eToro o semplicemente mi stai seguendo come followers/watchlisters, questa evoluzione strategica mira ad avere degli effetti graduali, ma concreti e misurabili, già dimostrabili anche da un risk score più sostenibile, passando da 5 a 4, significa drawdown massimi ridotti del 15-20% e una volatilità del portafoglio contenuta del 25%. Ma soprattutto, significa maggiore stabilità durante le correzioni, che sono inevitabili in qualsiasi ciclo di mercato.
I benefici a medio termine sono ancora più interessanti. Questa diversificazione geografica (metalli non sono concentrati negli Stati Uniti come gran parte del mio portafoglio azionario attuale) offre protezione contro l'inflazione e esposizione ai megatrend del decennio. Le correlazioni ottimali con il resto del portafoglio creano quella che i teorici della finanza chiamano "frontiera efficiente": il miglior rapporto possibile tra rendimento e rischio.
La trasparenza che meriti
Come sempre, la trasparenza sarà totale. Ogni settimana pubblicherò aggiornamenti dettagliati sulle allocazioni attuali rispetto ai target, sulla performance relativa rispetto ai benchmark, sulle correlazioni live durante gli eventi di mercato, e sui ribilanciamenti con relativo rationale. Sulla piattaforma eToro riceverai notifiche in tempo reale per ogni trade superiore all'1% del portafoglio.
Non ci saranno sorprese, non ci saranno mosse improvvise. Ogni decisione sarà spiegata, documentata e condivisa. È il minimo che posso fare per chi ha fiducia nella mia strategia e decide di seguirmi con i propri risparmi.
Sempre guardando avanti
Questa evoluzione del portafoglio non è una scommessa sui metalli preziosi o su Bitcoin. È ingegneria di portafoglio applicata. Sto utilizzando asset con correlazioni diverse per ridurre la volatilità complessiva mantenendo l'upside potential, proteggere dai cigni neri e cavalcare i megatrend del decennio.
Ray Dalio lo chiama "All Weather Portfolio". Warren Buffett tiene il 30% in cash aspettando opportunità. Paul Tudor Jones ha il 5% in Bitcoin. Io sto semplicemente combinando la saggezza di tutti e tre, adattandola al contesto attuale e agli strumenti disponibili sulla mia piattaforma d’analisi.
Inizierai a vedere i miei interventi ponendo in essere anche nei termini questa strategia. Come sempre faccio, aumento di capitalizzazione verrà comunicato, ogni acquisto sarà documentato, spiegato e condiviso insieme a tutti i miei seguaci e copiatori della piattaforma. Perché il futuro appartiene a chi si adatta senza perdere di vista l'obiettivo principale: far crescere il capitale proteggendo il downside.
E per chi si sta chiedendo se 7% totale in metalli preziosi più Bitcoin sia troppo, vi ricordo che Harvard Endowment ha il 12% in "alternative investments" e Yale il 15%. Le università gestiscono la preservazione del capitale da secoli. Forse sanno qualcosa che noi mortali tendiamo a ignorare.
Un abbraccio,
Alessio
Alessio Ippolito - Founder e direttore responsabile @ Criptovaluta.it , TradingOnline.com - imprenditore, autore, giornalista e Popular Investor eToro dal 25 agosto 2025 con +25% YTD | +110% ultimi 24 mesi
Finalmente una disamina sui metalli "altri" che non si limitano al meme argento. Ottimo!