Il Lato Oscuro del Trading Crypto: 7 Anni di Storie che Non Ti Raccontano
Perché il 67% dei trader crypto perde soldi (e le storie vere di chi ho visto distruggersi dal 2018)...
Gentile lettore,
in questo nuovo approfondimento settimanale dedicato al mondo crypto e, più in generale a quello degli investimenti online, voglio raccontarti qualche storia di successo ed insuccesso alle quali ho assistito - seppur in modo indiretto - in questi ultimi anni.
Come sempre il mio umile obiettivo è di dire la mia e arrivare ad un sunto che spero possa piacerti e, dal quale, anche trarne valore aggiunto come coloro che in queste ore hanno acquistato il mio libro Bestseller su Amazon oppure su Google Play.
Ok… sei pronto? Iniziamo!
Marco aveva 28 anni, ingegnere informatico, stipendio da 3.500€ al mese. Nell'aprile 2021 mi scrisse su LinkedIn tutto gasato:
"Alessio, in 3 mesi ho trasformato 5.000€ in 47.000€ con il trading crypto. Sto pensando di lasciare il lavoro."
La mia risposta fu secca:
"Marco, stai per fare l'errore più costoso della tua vita. Quelli non sono guadagni, è solo fortuna in un mercato bull. Preleva almeno il 70% e studia bene prima di continuare."
La sua replica:
"Alessio, con tutto il rispetto, io ho capito il pattern del mercato. So quello che faccio."
Novembre 2021, stesso Marco:
"Ho perso tutto. Anche i risparmi che avevo prima. Mia moglie non mi parla più."
Dicembre 2022, ultimo messaggio:
"Devo vendere qualcosa (quel qualcosa era la macchina, ndr). Mi sono indebitato per 'recuperare' le perdite."
Marco non è un caso isolato. È la norma. Quante volte ti è capitato di leggere sui giornali una storia simile, magari applicata al mondo del gioco d’azzardo?
Beh, posso dirti che anche nel trading crypto, c’è chi la vive esattamente alla stessa maniera… ed occorre fare molta attenzione!
In 7 anni, da quando ho fondato Criptovaluta.it nel 2018, ho assistito a decine e decine di storie come questa. Ingegneri brillanti, imprenditori di successo, liberi professionisti, giovani pieni di sogni: tutti accomunati dallo stesso epilogo.
Nella maggior parte dei casi il trading crypto li ha distrutti.
Non economicamente. Psicologicamente. Familiarmente. Esistenzialmente.
Con questo ti sto dicendo di abbandonare il trading di criptovalute? Alt, assolutamente no! Ti sto invece dicendo di valutarne rischi e benefici, studiare la disciplina in ogni sua sfaccettatura, fare tanti test e seguire professionisti veri del settore che ti mettono in guardia quotidianamente dai potenziali rischi, quindi ti invito a diffidare nel modo più assoluto da chi ti prospetta guadagni facili mediante questa attività.
Oggi ti racconto le storie vere che nessuno vuole sentire. Quelle che i guru del settore nascondono dietro screenshot di profitti e corsi venduti ad oltre 2.000€. Perché dopo anni passati a vedere gente distruggersi, ho il dovere etico di metterti in guardia.
Se stai pensando di fare trading crypto "seriamente", se hai mai creduto di poter "vivere di trading", se pensi che bastino 10.000€ e un corso online per diventare trader professionista, questo articolo potrebbe salvarti la vita.
Spoiler: i numeri sono ancora più spietati di quello che immagini.
La matematica che nessuno ti mostra: perché circa il 70% dei piccoli investitori perde tutto
Prima delle storie, parliamo di numeri nudi e crudi. Quelli che le piattaforme di trading sono obbligate a pubblicare per normativa ESMA, ma che spesso passano inosservati tra banner colorati e promesse di guadagni facili.
Dati ufficiali eToro 2024: Mediamente circa il 67/70% degli investitori retail perde denaro facendo trading di CFD. Questo non è marketing, è un obbligo normativo che tutti i broker devono dichiarare.
Studio Binance interno 2023 (trapelato): L'82% degli utenti che fa più di 50 operazioni al mese chiude l'anno in perdita. Solo il 3,1% guadagna più del 10% annuo costante. Meno dell'1% guadagna più del 50% annuo in modo sostenibile.
Perché questi numeri sono così spietati? Te lo spiego con una formula che ho sviluppato in anni di osservazione:
Formula del Disastro = Volatilità Crypto × Leverage × Emotività × Commissioni × Tasse
Il primo archetipo: "L'ingegnere che sapeva tutto e faceva il fenomeno"
Torniamo a Marco, ma questa volta ti racconto tutta la storia che ho seguito dall'inizio alla fine attraverso i suoi messaggi su Telegram e le nostre conversazioni. Marco rappresenta il 35% dei trader crypto che falliscono: l'ingegnere o informatico convinto di aver capito "il sistema" grazie alle sue competenze tecniche.
La sua storia inizia nel gennaio 2021 con un messaggio entusiasta:
"Alessio, ho scoperto l'analisi tecnica. Ho backtestato 50 strategie su TradingView e ho trovato quella che funziona. RSI + MACD + Volume. Non può fallire."
Già da questo primo approccio si capiva il problema: Marco cercava la certezza matematica in un sistema intrinsecamente incerto.
Era il bull market e compravi qualunque shitcoin e andava su. Marco iniziò a febbraio con 5.000€ e in tre mesi li trasformò in 47.000€. Il problema fondamentale era che Marco attribuiva questi successi alla sua strategia "infallibile", non al fatto che il mercato spingeva tutto verso l'alto. Questo è il classico bias di attribuzione che distrugge la mente dei trader: i successi vengono attribuiti all'abilità personale, le perdite alla sfortuna o alla "manipolazione".
A maggio, convinto delle sue capacità, Marco mi scrisse:
"Perché limitarmi a 47k quando posso farne 200k? Usi mai il leverage su Binance?"
Qui ho capito che era finita. Gli spiegai che il leverage in un mercato volatile come crypto è suicidio matematico, ma Marco era ormai convinto di aver "domato" la volatilità con la sua analisi tecnica.
Quando Bitcoin scese da 64k a 30k in tre settimane nel maggio 2021, Marco si trovò con posizioni in leverage liquidate automaticamente. Perdita: 35.000€ in dieci giorni. La sua reazione fu emblematica:
"È stata solo sfortuna. Il mio sistema funziona, devo solo aumentare lo stop loss."
Da giugno a ottobre 2021, Marco entrò nella spirale classica del trader che vuole recuperare le perdite. Aumentò il leverage, ridusse gli stop loss, iniziò a fare scalping compulsivo. È la spirale del giocatore patologico applicata ai mercati finanziari: dopo ogni perdita, la tentazione di raddoppiare la puntata per recuperare diventa irresistibile.
Invece di riconoscere l'errore nel metodo, Marco cercava di aggiustare i parametri.
Il risultato fu che dai 12.000€ che gli erano rimasti, arrivò a zero in quattro mesi. Ma la storia non finisce qui, perché Marco decise di "recuperare" liquidando il fondo emergenze (15.000€), chiedendo un prestito personale (20.000€) e vendendo l'auto (8.000€). "Questa volta sarò più prudente. Ho imparato dai miei errori", mi disse.
In cinque mesi perse anche questi 43.000€. L'ultima volta che ho sentito Marco era dicembre 2022: doveva vendere casa per ripagare i debiti, e sua moglie aveva iniziato le pratiche di separazione. Marco non era stupido - era laureato in ingegneria informatica, lavorava per una multinazionale, aveva un QI sopra la media.
Ma il trading crypto lo ha comunque distrutto, perché aveva confuso l'intelligenza tecnica con l'abilità di prevedere mercati irrazionali.
Nota importante: da oltre un anno ho deciso di non rispondere più privatamente, in quanto impegni personali e lavoro non mi permettono di seguire tali situazioni, ergo: parimenti passerei 14 ore al giorno solo a rispondere agli utenti, non è per cattiveria.
Tuttavia esistono risorse pubblicate come questa stessa newsletter piuttosto che il mio ultimo libro disponibile su Amazon e Google Play Libri dal titolo “Trading Online, Bitcoin e Crypto: Analisi Tecnica, Segnali e Strategie | Da ZERO a Trader PRO”, diventato Bestseller su Amazon proprio in questi ultimissimi giorni. Studiando l'ottima qualità - e quantità Z di materiale didattico disponibile online, sono certo che si possano evitare gli errori più abituali che accomunano la gran parte dei crypto traders alle prime armi.
Il secondo archetipo: "Il Giovane Influenzato"
Altro nome di fantasia, questa volta Luca, 22 anni, universitario di economia, dietro questa storia. Rappresenta il 28% dei trader che falliscono: i giovani senza esperienza finanziaria che approcciano al settore passando per un guru / influencer magari abbagliato da una di quelle pubblicità fake pubblicate su Instagram, Youtube etc… convinti che esistano scorciatoie per girare in Lambo.
La cosa più triste è che, nel 2025, ancora esiste gente di questo tipo….
La storia di Luca inizia nel 2020, quando iniziò a guardare video YouTube di "crypto influencer" con titoli sensazionalistici tipo "Come ho fatto 10.000€ in una settimana con DeFi" o "La strategia segreta che i ricchi non vogliono farti sapere".
Questi contenuti sono costruiti appositamente per fare leva sui sogni di ricchezza facile dei giovani che non hanno ancora esperienza dei mercati finanziari.
Affascinato da queste promesse, Luca comprò il corso di uno di questi influencer per 1.500€ - una cifra significativa per uno studente. Il corso prometteva "libertà finanziaria in 6 mesi" attraverso strategie "rivoluzionarie" che in realtà erano solo tecniche ad altissimo rischio presentate come sicure.
Il problema era che Luca non aveva 10.000€ da investire, ne aveva solo 2.000 dai lavoretti estivi. Ma l'influencer gli aveva insegnato che "per fare soldi veri serve capitale vero", quindi Luca fece quello che fanno molti giovani in queste situazioni: chiese un prestito personale di 8.000€. "Tanto li ripago in 2 mesi con i profitti", mi disse quando me lo raccontò.
Il corso insegnava principalmente tre strategie suicide: yield farming su protocolli DeFi sconosciuti (livello di rischio: autolesionismo finanziario), trading di meme coin con leverage elevati e a basso cap, spesso nuovissime da poco lanciate - sai che vuol dire si? Livello di rischio che aumenta in modo esponenziale!
Ma non è nemmeno tutto: Copy trading aggressivi su trader con track record pubblico che si rivelarono essere account completamente falsi gestiti da bot.
Il disastro arrivò velocemente: Luca perse il 60% del capitale in tre settimane. Il yield farming su un protocollo "sicuro" si rivelò essere un rug pull - una truffa dove gli sviluppatori spariscono con tutti i fondi. Le meme coin che aveva comprato collassarono del 90% in pochi giorni. I trader che copiava risultarono essere algoritmi che generavano operazioni casuali.
Ma invece di fermarsi e riflettere sull'errore, Luca entrò nella mentalità tipica della vittima di guru: "Il mercato è manipolato. Devo studiare di più." Comprò altri tre corsi per un totale di 4.500€, indebitandosi ulteriormente perché era convinto che il problema fosse la sua preparazione, non l'approccio fondamentalmente sbagliato.
NOTA: le favole commoventi e struggenti sulla manipolazione del mercato, occhio il mercato ti prende in giro e tutte altre simil-congetture, sono la solita favoletta che raccontano i “fuffa guru” che non ne capiscono una mazza, non hanno background e studi economici alle spalle, e sono semplicemente degli ignoranti sprovveduti in materia, auto-insigniti come professionisti del settore, ma se gli fai due domande tecniche cadono nell’imbarazzo più totale.
Queste favole sulle manipolazione dei mercati sono semplicemente scuse vendute da ignoranti furbi (costoro) ad ignoranti nemmeno furbi (i polli dei loro clienti, ndr).
Luca oggi lavora in un call center per ripagare i debiti e ha dovuto interrompere l'università. Quando gli chiesi se rifarebbe tutto, mi rispose con amarezza: "Gli influencer mi hanno rovinato la vita. Ma la colpa è anche mia che ho creduto che esistessero scorciatoie."
Il costo reale del suo "esperimento trading" non sono stati solo i 10.000€ iniziali, ma anche 4.500€ di corsi inutili, due anni di università perduti (costo opportunità di almeno 50.000€ di stipendio futuro), e soprattutto la salute mentale e i rapporti familiari compromessi. Il danno totale supera i 60.000€ se consideriamo l'impatto a lungo termine sulla sua carriera.
Prima di continuare, fermati un momento: ti sei già registrato al CANALE VIP PREMIUM di Criptovaluta.it? Li non ci sono santoni, falsi miti da seguire e Guru crypto su roboanti Lamborghini, ma solo professionisti con anni di esperienza sulle spalle che - ogni giorno - si smazzano per darti contenuto vero ! I i centinaia e centinaia di studenti che sono all’interno, apprezzano questo lavoro.
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Il terzo archetipo: "L'Imprenditore Annoiato"
Giuseppe - altro nome di fantasia - 45 anni, piccolo imprenditore edile con vent'anni di esperienza alle spalle. Fatturato annuo dell'azienda: 800.000€, utile netto personale: 120.000€. Azienda consolidata, casa di proprietà pagata, figlio all'università.
Giuseppe rappresenta il 18% dei trader falliti: imprenditori di successo che pensano che il trading sia "come il business", applicando logiche imprenditoriali a mercati che seguono regole completamente diverse.
Il trigger che lo portò al trading fu il lockdown del 2020, quando improvvisamente si trovò con tempo libero che non aveva mai avuto in vent'anni di lavoro. Sentiva parlare di crypto ovunque - nei bar, sui giornali, in televisione. "Se so gestire un'azienda con 15 dipendenti e fatturato da quasi un milione, figuriamoci se non so fare trading online", pensava con la logica tipica dell'imprenditore abituato a controllare le variabili del proprio business.
A differenza di Marco e Luca, Giuseppe non comprò corsi e non seguì influencer. Studiò seriamente: lesse libri di analisi tecnica, analizzò grafici per mesi, sviluppò un metodo basato sulla sua esperienza imprenditoriale. Iniziò con 50.000€ - denaro che si poteva permettere di perdere senza compromettere la famiglia o l'azienda.
I primi sei mesi furono incoraggianti: Giuseppe fu molto disciplinato, applicando al trading la stessa metodologia che usava nel business. Stop loss rigorosi, position sizing corretto, diversificazione tra diverse crypto. Guadagnò il 12% in sei mesi - un risultato eccellente per chiunque, ma modesto per le aspettative di un imprenditore abituato a crescite del 20-30% annuo.
Qui scattò l'errore fatale: il successo iniziale convinse Giuseppe di essere "portato" per gli investimenti ad alto rischio. Nella sua mente imprenditoriale, se una strategia funziona con 50.000€, deve funzionare ancora meglio con più capitale. Aumentò l'investimento a 150.000€, poi a 300.000€. Nel business questa logica è corretta: più investi in macchinari, personale e marketing, più puoi crescere. Nel trading è il modo più veloce per fallire.
Durante il crash di maggio 2021, Giuseppe perse 180.000€ in tre settimane. La sua reazione fu istintiva e imprenditoriale: "Devo raddoppiare per recuperare. È come quando perdo una commessa importante: devo andare a cercarne due per compensare." Liquidò parte dell'azienda per avere liquidità fresca e mise altri 200.000€ nel trading.
Il problema fondamentale era che Giuseppe aveva confuso il trading con il business. Nel suo settore edile controllava molte variabili: qualità del lavoro, tempi di consegna, rapporti con clienti e fornitori, costi di produzione. Nel trading non controlli nulla: né il prezzo, né la volatilità, né le notizie che muovono i mercati.
L'epilogo di Giuseppe è tragico quanto quello degli altri: oggi ha venduto l'azienda che aveva costruito in vent'anni ed è tornato a fare l'operaio presso un ex concorrente. "Ho confuso il trading con il business", mi disse quando mi scrisse l'ultima volta.
"Nel business controlli molte variabili e puoi influenzare il risultato con il tuo lavoro. Nel trading sei completamente in balia di forze che non puoi nemmeno comprendere, figuriamoci controllare."
I 7 errori che distruggono tutti (numeri alla mano)
Dopo aver analizzato centinaia di casi negli ultimi anni, ho identificato alcuni pattern noti, che normalmente si ripropongono in ogni casistica di fallimento.
Questi errori non sono casuali: seguono una logica psicologica ben precisa che trasforma anche le persone dotate di buon QI in vittime del mercato.
Errore #1: Confondere bull market con abilità personale
Nel 2021, anche comprando crypto a occhi chiusi si guadagnava. Era impossibile sbagliare: Bitcoin da 10k a 69k, Ethereum da 400 a 4.800, persino le meme coin facevano +1000%. Molti trader principianti hanno interpretato questi successi come conferma della propria bravura, quando in realtà era solo il mercato che spingeva tutto verso l'alto. Quando è arrivato il bear market del 2022, la realtà li ha massacrati.
Statistica personale: Il 71% dei trader che hanno iniziato nel 2020-2021 hanno perso tutto nel 2022.
Errore #2: Il leverage, questa droga finanziaria
"Se guadagno il 10% con 1000€, con il leverage 10x guadagno il 100%" - la matematica è tecnicamente corretta, ma omette un dettaglio fondamentale: funziona anche al contrario. Una perdita del 10% con leverage 10x significa perdere tutto il capitale. E nel mondo crypto, oscillazioni del 10% possono succedere nell'arco di pochi minuti.
Statistica verificata: Il 79% di chi usa leverage oltre 5x perde tutto entro 12 mesi.
Errore #3: Non calcolare i costi reali del trading
Commissioni di apertura, commissioni di chiusura, spread bid-ask, gas fee per le operazioni on-chain, tasse sui capital gain. Un trader attivo può bruciare il 30-50% del capitale solo in costi operativi, prima ancora di considerare le perdite da operazioni sbagliate.
Esempio reale dal caso Marco: spendeva 800€ al mese solo di commissioni su 10.000€ di capitale iniziale.
Errore #4: La trappola del "recupero" Dopo le prime perdite, il 89% prova a "recuperare" aumentando il rischio. È matematicamente il modo più veloce per perdere tutto.
Errore #5: Seguire segnali e guru senza comprensione
Una buona maggioranza dei trader, specie quelli alle prime armi nel trading, segue segnali di trading o copia strategie altrui senza capirle. Il problema non è seguire i segnali in sé, ma farlo ciecamente: quando il segnale è sbagliato, non sai perché è sbagliato e quindi non impari nulla dall'errore.
Errore #6: Overtrading compulsivo
"Devo sempre essere a mercato" è una delle frasi più pericolose nel trading. La realtà è che i migliori trader fanno 1-2 operazioni al mese, non 50. Il mercato non offre opportunità tutti i giorni, e forzare operazioni porta inevitabilmente a perdite.
Statistica verificata: Chi fa più di 20 operazioni al mese ha una probabilità di perdita dell'81%.
Errore #7: Non avere un piano di uscita definito
"Quando raddoppio, smetto" è quello che dicono tutti all'inizio. Il problema è che nessuno si ferma mai quando raddoppia, perché a quel punto l'avidità prende il sopravvento sulla disciplina. L'assenza di target di vendita predefiniti è una delle cause principali di fallimento.
La mia confessione: anche io ho sbagliato (e perso)
Non voglio fare il santo. Anche io ho commesso errori costosi nei primi anni.
Il mio errore più grande Nel 2018, convinto di aver "capito" Bitcoin, misi 25.000€ in un trade con leverage 3x su Bitcoin a 17.000$. Pensavo fosse il fondo del bear market.
Bitcoin scese a 3.200$. Perdita: 18.000€ in 6 mesi.
Cosa ho imparato
Il trading e l'investimento sono due attività completamente diverse
Nel crypto, anche se hai ragione sul long term, puoi essere massacrato nel short term
Il leverage sui crypto è suicidio matematico
Meglio essere in ritardo che in anticipo di 3 anni
Perché ho smesso di fare trading Dopo quella perdita, ho fatto un calcolo brutale:
Tempo speso in analisi: 20 ore/settimana
Stress generato: enorme
Risultati: perdita netta di 18.000€
Risultato se avessi comprato e basta: +30.000€
La matematica era chiara: il trading mi stava impoverendo, non arricchendo.
La mia strategia attuale Dal 2019 ho adottato una strategia più conservativa:
83,25% Bitcoin + Ethereum
DCA mensile automatico
Zero leverage
Zero trading intraday
Vendite graduali solo sui target a lungo termine
Risultato: +480% dal 2021 al Q1 2025 con stress minimal.
Quando il trading online diventa patologia
Questo è l'aspetto più scuro che nessuno racconta: il trading compulsivo è una vera dipendenza.
I segnali che ho imparato a riconoscere:
Controlli i prezzi ogni 5 minuti - Anche di notte, anche durante eventi importanti
Hai sempre una posizione aperta - Non riesci a stare "flat" per più di 24 ore
Giustifichi le perdite - "È stata manipolazione", "Il mio sistema è giusto", "Era sfortuna"
Aumenti il rischio dopo le perdite - Per "recuperare velocemente"
Menti ai familiari sui risultati - Racconti solo i guadagni, nascondi le perdite
Ti isoli socialmente - Preferisci stare davanti ai grafici piuttosto che con amici/famille
Il caso più drammatico che ho seguito Stefano, 33 anni, commercialista. Guadagnava 4.000€/mese. Moglie, due figli piccoli.
Iniziò con 5.000€ nel 2020. In 6 mesi li trasformò in 23.000€. Si convinse di essere un genio.
La spirale:
Aumentò il capitale a 50.000€ (liquidando investimenti sicuri)
Iniziò a fare trading anche durante l'orario di lavoro
Perse il primo grosso trade: -35.000€
Per recuperare, usò i soldi del mutuo casa: 40.000€
Perse anche quelli in 3 mesi
Chiese prestiti a famiglia e amici: altri 25.000€
Andò in tilt totale: perse tutto in 2 settimane di trading compulsivo
L'epilogo Stefano oggi è in terapia per dipendenza da gioco. Ha perso casa, lavoro, famiglia. Debiti per 120.000€.
Mi disse:
"Era come una droga. Ogni trade mi dava una botta di adrenalina. Non riuscivo a smettere nemmeno quando perdevo tutto."
Per non restare vittima di trading compulsivo, studiare in modo diligente la disciplina in modo ponderato, ti invito a seguire TradingOnline.com, storico inserto di approfondimento sul trading online da me curato.
La verità sui "trader di successo" sui social
Una cosa che mi fa incazzare di questo settore sono i fake guru che pompano il loro "successo" per vendere corsi.
Come funziona la truffa:
Aprono 10 account demo diversi con strategie diverse
Dopo 6 mesi, 1-2 account sono in profitto per pura casualità
Prendono gli screenshot solo degli account vincenti
Creano il corso: "Come ho fatto 500% in 6 mesi"
Vendono il corso a 2.000€ a 1000 persone
Incassano 2 milioni€ vendendo aria fritta
Come riconoscere i fake guru:
Non mostrano mai le perdite, solo i profitti
I loro screenshot non hanno mai timestamp verificabili
Promettono risultati impossibili (50%+ al mese costante)
Vivono di corsi/coaching, non di trading
Non hanno mai una strategia specifica e replicabile
Il vero guru che dovresti seguire Ti svelo un segreto: i veri trader professionali di successo non vendono corsi. Non fanno video su YouTube. Non postano screenshot su Instagram.
Stanno zitti e fanno i loro soldi.
Perché dovrebbero perdere tempo a insegnare quando possono guadagnare milioni trading in silenzio?
Alternative al trading: come esporre alle crypto senza suicidarsi
Dopo diversi anni di osservazione, ho capito che esistono solo 3 modi sensati per approcciare le crypto:
Strategia #1: Il DCA Automatico
Compri una cifra fissa ogni mese (es. 500€)
Per minimo 3 anni
Zero emozioni, zero decisioni giornaliere
Risultato storico: +15-25% annuo medio
Strategia #2: Il Value Investing Crypto
Compri durante i bear market (quando tutti vendono)
Tieni per 2-4 anni
Vendi durante i bull market (quando tutti comprano)
Massimo 2-3 operazioni l'anno
Risultato storico: +50-150% per ciclo
Strategia #3: La Diversificazione Totale
Una percentuale minoritaria del proprio patrimonio in crypto
La maggioranza da affidare ancora in asset tradizionali (azioni, obbligazioni, immobili)
Crypto solo come "assicurazione contro il sistema"
Risultato: protezione dall'inflazione + upside limitato ma sicuro
Quale strategia scegliere? Dipende dalla tua situazione:
Under 30 con stipendio fisso → Strategia #1
30-50 con patrimonio consolidato → Strategia #2
Over 50 o ricchezza da proteggere → Strategia #3
Le risorse serie per approfondire (senza fuffa)
Se dopo questo articolo hai ancora voglia di studiare il mondo crypto-trading (e non solo), ecco le uniche risorse che consiglio:
Libri fondamentali:
"A Random Walk Down Wall Street" di Burton Malkiel
"The Intelligent Investor" di Benjamin Graham
"Market Wizards" di Jack Schwager
Per il settore crypto specifico: Senza falsa modestia, nei 5 anni di lavoro su questo progetto, ho messo insieme parecchio materiale che potrebbe esserti utile. Se l'argomento ti interessa davvero e vuoi approfondire le basi del trading (crypto e non), ho raccolto tutto quello che ho imparato in questi anni nel libro "Trading Online, Bitcoin e Crypto - La Guida Definitiva" - è disponibile su Amazon e Google Play Libri.
Non è il solito corso che promette miracoli, ma un manuale pratico che affronta sia gli aspetti tecnici che quelli psicologici. Soprattutto, è onesto sugli errori e sui rischi reali.
Risorse gratuite di qualità:
Il nostro portafoglio trasparente su Criptovaluta.it (aggiornato ogni mese dal 2021)
I report trimestrali di Coinbase e Binance (dati veri, non marketing)
Le analisi on-chain di Glassnode (per capire cosa fanno i whale)
Cosa NON studiare:
Corsi YouTube di "guru" crypto che promettono ricchezze immediate
Segnali Telegram automatizzati o gestiti da bot senza alcuna trasparenza in merito ai report e spesso sono frutto di invenzioni
Strategie "segrete" che promettono guadagni facili senza rischi
Qualunque cosa che prometta +50% al mese in modo costante
Una precisazione importante sui segnali di trading:
Quando parlo di evitare i segnali Telegram, mi riferisco specificamente a quelli automatizzati, gestiti da bot o venduti da sconosciuti senza track record verificabile. Tuttavia, è giusto fare una distinzione importante: anche noi di Criptovaluta.it abbiamo una room segnali nel nostro canale VIP, ma con una differenza sostanziale.
I nostri segnali sono elaborati esclusivamente da analisti umani con esperienza pluriennale, pubblichiamo report mensili trasparenti con tutti i risultati (vincenti e perdenti), e ogni segnale viene accompagnato dalla spiegazione del rationale dietro l'operazione. Non promettiamo mai guadagni certi, ma forniamo analisi serie basate su dati concreti. La differenza fondamentale è la trasparenza totale e l'approccio educativo, non puramente commerciale.
Detto questo, anche i nostri segnali vanno sempre considerati come spunti di riflessione, non come verità assolute. Il trading rimane un'attività ad alto rischio che richiede esperienza, disciplina e capitale che ci si può permettere di perdere.
I miei consigli finali (dopo 7 anni nel settore)
Se proprio vuoi provare il trading crypto nonostante tutto quello che ti ho raccontato, segui almeno queste regole ferree:
Regola #1: Massimo 5% del patrimonio Non importa quanto sei convinto. Non importa quanto hai studiato. Mai più del 5% del tuo patrimonio totale.
Regola #2: Zero leverage Il leverage sui crypto è suicidio matematico. La volatilità è già abbastanza alta.
Regola #3: Massimo 1 operazione a settimana Se fai più di 1 trade a settimana, non stai investendo: stai giocando d'azzardo.
Regola #4: Stop loss rigidi -10% massimo per operazione. Senza eccezioni. Senza "aspetto che recupera".
Regola #5: Tieni un diario Scrivi ogni operazione: perché l'hai fatta, come ti sentivi, risultato. Rileggi dopo 6 mesi.
Regola #6: Se perdi 3 trade consecutivi, stop 1 mese Il trading in tilt è la causa del 70% delle grandi perdite.
Regola #7: Celebra più le perdite evitate che i guadagni Un trade non fatto spesso vale più di 10 trade vincenti.
Ma la mia raccomandazione finale resta sempre la stessa: non fare trading.
Investi. DCA. Tieni a lungo termine. Diversifica.
Il trading è un mestiere per professionisti con capitale enorme, tecnologia avanzata e anni di esperienza. Non per risparmiatori che vogliono "arrotondare".
Conclusioni: la libertà finanziaria non passa dal trading crypto
Le storie che ti ho raccontato oggi non sono eccezioni o casi limite. Marco, Luca, Giuseppe, Andrea, Stefano rappresentano la stragrande maggioranza di chi prova a "diventare ricco" con il trading crypto. Sono la norma statistica, come confermano i dati ufficiali ESMA che obbligano i broker a dichiarare che mediamente il 70% dei trader retail perde denaro.
Il vero segreto della ricchezza nel mondo crypto non è quello che ti vendono i guru sui social. È molto più semplice e allo stesso tempo molto più difficile da applicare: comprare durante i bear market quando tutti vendono presi dal panico, tenere durante i bull market resistendo alla tentazione di fare trading, vendere gradualmente quando raggiungi i target prefissati, reinvestire i profitti in asset diversificati per ridurre il rischio complessivo, e ripetere questo ciclo per 10-15 anni con disciplina ferrea.
Noioso? Sicuramente. Ma efficace? I numeri parlano chiaro, e i numeri non mentono mai. Se questo articolo ti ha fatto riflettere sulla differenza fondamentale tra investimento e speculazione, condividilo con chi ha ancora il mito del "trader di successo che guadagna milioni". Potresti letteralmente salvargli la vita finanziaria.
E ricorda sempre questa verità scomoda: in un mercato dove circa il 70% perde sistematicamente denaro, il vero alpha non è essere il più bravo a fare operazioni. È essere abbastanza intelligente da lavorare in modo diverso rispetto alla grande maggioranza, affinchè tu possa essere il 30% di quelli che invece fanno profitto.
Disclaimer: Come in tutti i miei articoli (ad esempio vedasi quello “AIUTO, Bitcoin costa troppo” dove raccontavo la storia di Cristiano, ndr), anche questo racconta storie vere (con nomi cambiati per privacy) basate sulla mia esperienza nel settore crypto iniziata tra il 2017 e il 2018 e, più in generale nel trading online, nel 2012. Non è da intendersi assolutamente come consiglio di investimento personalizzato. Le crypto rimangono investimenti ad alto rischio. I risultati passati non garantiscono performance future. Investi solo quello che puoi permetterti di perdere completamente.
Se questa newsletter ti è stata utile, condividila e aiutami a raggiungere più persone con informazione seria e senza compromessi commerciali.
Un saluto e alla prossima settimana!
Alessio
( -_•)︻デ═一 colpito e affondato
Complimenti, grande articolo