Trimestrali NVIDIA Q3 2025: L'INVIDIA RIPAGA SEMPRE! Altro che BOLLA AI...
Mercoledì sera, 12 ore prima delle trimestrali NVIDIA, ho aumentato l'esposizione su NVDA e Google mentre tutti erano in preda al panico. Nel frattempo L'INVIDIA scorre nelle vene di chi....
Gentile lettore,
Mercoledì sera, circa 12 ore prima che NVIDIA pubblicasse i risultati del terzo trimestre fiscale, ho fatto una cosa che molti considererebbero folle: ho aumentato subito l’esposizione su NVIDIA nel mio portafoglio eToro di un ulteriore 1% circa. E non solo NVIDIA. Anche Google Alphabet Class A ha ricevuto lo stesso trattamento.
I social erano pieni di post negativi. Influencer e media si rincorrevano nello scenario apocalittico della “AI bubble”. Il sentiment era tossico. Tutti aspettavano il crollo. Tutti tranne me.
Perché l’ho fatto? Semplice: quando tutti hanno paura senza che i fondamentali lo giustifichino, è il momento di entrare. Non di scappare.
E giovedì mattina, quando i mercati hanno aperto dopo la pubblicazione delle trimestrali NVIDIA, il mondo ha capito chi aveva ragione.
La sera del giovedì, così come venerdì, abbiamo nuovamente assistito alla capitolazione dei principali indici di borsa, spaventati dalle parole di FED: mercati che secondo il mio avviso stanno scontando la quasi avuta conferma circa lo slittamento del taglio dei tassi da parte di Fed. Io sono corso ai ripari, aggiungendo alcune quote sulle posizioni core come MCSI word, nuovamente su Nvidia e qualche altra posizione core, mentre ho aspettato BTC a 82 per un nuovo piccolo aggiuntivo.
Queste correzioni sono naturali: sono due anni che i mercati salgono, occasione la mia per andare ad aggiungere qualche quota core, con l’obiettivo di medio e lungo termine.

Come si può pensare che la IA sia una bolla se NVIDIA, il leader del mercato CHIP, continua a fare triliardi di fatturato e letteralmente non sa più a chi dar retta con gli ordinativi? Il progresso tecnologico non si arresta ma non è un mistero che - sul breve - la crescita economica non rispecchia l’andamento in borsa sia in un senso che nell’altro.
I numeri non mentono mai!
NVIDIA ha polverizzato ogni previsione. E non di poco.
Ricavi Q3: 57,01 miliardi di dollari (il consensus degli analisti era 55 miliardi). Un aumento del 62% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso. L’utile per azione adjusted è arrivato a 1,30 dollari, contro l’1,25 atteso. Il margine lordo adjusted al 73,6%. L’utile netto? 31,91 miliardi di dollari.
Ma la vera bomba è stata la guidance per il quarto trimestre: 65 miliardi di dollari attesi, con un margine lordo del 75%.
Non sono numeri. È una dimostrazione di forza. È la conferma che chi parla di “bolla AI” o non ha capito cosa sta accadendo nell’economia globale, o semplicemente è rimasto fuori dal treno e ora deve giustificare la propria scelta sbagliata.
I mercati hanno risposto con un’esplosione di ottimismo giovedì mattina. E io, che avevo comprato 12 ore prima mentre tutti vendevano in preda al panico, ho guardato il mio portafoglio sorridendo.
Come sempre accade a chi fa i compiti a casa invece di seguire le mode del momento.
NVIDIA vs INVIDIA: Il Parallelismo Che Spiega Tutto
Giovedì mattina ho pubblicato un post sui miei canali social e sul mio profilo eToro. Un messaggio provocatorio ma cristallino:
“Mio nonno diceva: quando capiranno di non poterti né eguagliare né superare, cercheranno di sporcarti. Questa si chiama INVIDIA.”
NVIDIA. INVIDIA. La somiglianza fonetica non è casuale nella mia testa.
NVIDIA è diventata il simbolo del vincente solitario. Quello che viene invidiato perché ha successo, perché trascina il mercato, perché detta il passo. E cosa fa la massa? Lo segue, spesso con riluttanza, spesso criticando, ma sempre lo segue.
Chi è invidiato è forte. Chi critica senza fondamentali solidi è debole. E io scelgo sempre di stare dalla parte dei forti, non dei piagnoni.
Questa è la verità che molti non vogliono sentire: NVIDIA non è solo un’azienda tecnologica che produce chip. È diventata l’indicatore anticipato della fiducia nelle tecnologie che plasmeranno l’economia dei prossimi dieci anni.
E chi punta contro NVIDIA, punta contro il futuro.
Michael Burry e i fautori della bolla IA
Parliamoci chiaro: Michael Burry è una leggenda della finanza. Ci ha azzeccato alla grande con i subprime del 2008. “The Big Short” è un capolavoro. Nessuno mette in discussione quello.
Ma ultimamente? Il suo track record è decisamente meno brillante.
Burry è tornato a fare il contrarian - il suo marchio di fabbrica - ma stavolta su un tema dove i fondamentali sono radicalmente diversi rispetto alle bolle speculative del passato. L’Intelligenza Artificiale non è una promessa: è un’infrastruttura industriale in espansione.
E quando Burry alza la voce contro l’AI, cosa succede? Una folla di investitori retail spaventati inizia a vendere. Media e influencer amplificano il messaggio. Il FUD (Fear, Uncertainty, Doubt) dilaga come un virus.
Risultato? Chi vende in perdita regala opportunità a chi compra con la testa fredda.
Non è la prima volta che grandi nomi sbagliano le previsioni su trend tecnologici. E probabilmente non sarà l’ultima. Ma i dati sono testardi: l’AI sta generando ricavi reali, margini reali, e una domanda che non accenna a rallentare.
Nelle ultime settimane ho visto decine di post disfattisti. “NVIDIA crollerà dopo le trimestrali”. “La bolla AI sta per scoppiare”. “Vendete tutto prima che sia troppo tardi”.
In fondo si diceva esattamente la stessa cosa anche per Bitcoin, no? Eppure oggi è appetito dagli istituzionali di tutto il mondo, sebbene in questo ultimo periodo non stia vivendo il suo miglior Q della sua seppur florida storia.
La Mia Strategia: Resilienza, Crescita, Zero Compromessi
Nelle settimane scorse ho lavorato intensamente sul mio portafoglio eToro. Sono Popular Investor dal 25 agosto 2024 e Popular Investor Champion dal 5 novembre 2024. Due traguardi che rappresentano anni di lavoro, strategia e disciplina.
L’obiettivo? Ridurre la volatilità senza sacrificare la crescita. Costruire un portafoglio più resiliente, con rischio controllato, ma mantenendo quella componente speculativa di lungo periodo che fa la differenza nei rendimenti.
Ti spiego cosa ho fatto.
Ho Ridotto l’esposizione alla biomedicina
Il settore biotech è ancora troppo instabile e saturo. Ho tagliato quasi tutte le posizioni, lasciando solo Nuvation Bio (NUVB) come presidio minimo, che rappresenta meno dell’1% del portafoglio.
Perché? Perché la biomedicina è un settore dove la volatilità è troppo alta e i risultati troppo imprevedibili. Servono anni per vedere i frutti di un investimento, e nel frattempo il capitale è bloccato in asset che possono perdere il 50% in pochi giorni per una notizia negativa su trial clinici.
Non è il tipo di volatilità che voglio nel mio portafoglio. Non oggi.
Ho rafforzato le Big Tech e l’AI
Invece, ho incrementato con decisione le posizioni su aziende che dominano il settore dell’Intelligenza Artificiale:
NVIDIA (NVDA) rappresenta ora oltre il 4,4% del mio portafoglio. È la mia scommessa principale sull’infrastruttura AI. Non solo chip per data center, ma l’intera architettura che alimenta i modelli di intelligenza artificiale più avanzati del mondo.
Google Alphabet Class A (GOOGL) è oltre il 2,3%. Google non è solo un motore di ricerca. È Deepmind, è Gemini, è l’infrastruttura cloud che alimenta metà dell’AI mondiale. E sta ancora accumulando ritardo rispetto al potenziale reale.
Meta Platforms (META) all’0,85% circa. Zuckerberg ha scommesso miliardi sull’AI e sul metaverso. E sta iniziando a raccogliere i frutti. Llama 3 è uno dei modelli open source più potenti al mondo.
Alibaba ADR (BABA) all’1,12%. La Cina sta investendo centinaia di miliardi nell’AI. Alibaba è il player dominante nel cloud cinese. E con le valutazioni attuali, è praticamente regalata.
Nel frattempo ho mantenuto gli ETF strategici sull’AI
Gli ETF mi permettono di diversificare l’esposizione tecnologica riducendo il rischio specifico di singole aziende:
ARK Artificial Intelligence & Robotics (ARKI.L) al 2,26%. Cathie Wood può essere controversa, ma il suo focus sull’AI e la robotica è esattamente dove voglio essere esposto.
Rize Cybersecurity Data Privacy (CYBR.L) al 2,83%. L’AI porta con sé enormi rischi di sicurezza. La cybersecurity è il settore che crescerà parallelamente all’espansione dell’intelligenza artificiale.
Sempre riguardo i miei interventi in portafoglio dove ho attuato la "strategia dell’ombrello”, invito a leggere la newsletter precedente dove ho parlato di 4 ETF che sono entrati in modo preponderante all’interno della composizione del portfolio, spiegandone i motivi della scelta e le loro specifiche caratteristiche.
Posizioni industriali e infrastrutture legate alla IA
Oltre ai nomi ovvi, ho puntato su aziende che beneficiano dell’espansione infrastrutturale dell’AI. Aziende che molti Popular Investor non considerano nemmeno:
ASML Holding (ASML) al 4,02%. ASML è il produttore olandese di macchinari per litografia, fondamentale per la produzione di chip avanzati. Senza ASML, non esisterebbe NVIDIA. È un monopolio tecnologico assoluto.
Powell Industries (POWL) all’1,61%. Infrastrutture elettriche per data center. I data center che alimentano l’AI consumano energia come piccole città. Powell fornisce le soluzioni per gestire questi carichi energetici.
IES Holdings (IESC) all’1,54%. Soluzioni infrastrutturali per l’edilizia tecnologica. Anche qui, un player di nicchia che beneficia direttamente dell’espansione AI.
Bitcoin: La riserva per crescita di lungo periodo (al momento rischiosa)
Bitcoin (BTC) rappresenta il 10,68% del mio portafoglio. La posizione più grande in assoluto, ma anche quella ad oggi più rischiosa. Già perchè considerando la volatilità e il vento ribassista dell ‘ ultimo Q4 2025, attualmente in corso, è un rischio importante che sto per il momento sostenendo, in proiezione crescita di medio e lungo periodo. Attualmente il rischio del mio portafoglio è di solo 4/10, qualora avessi 3/4 % di bitcoin, il rischio - secondo miei calcoli- passerebbe a 3, proprio il mio obiettivo.
Tuttavia non ho mai fatto mistero della mia convinzione: Bitcoin non è solo un asset speculativo. È un’assicurazione contro l’instabilità monetaria. E in un mondo dove le banche centrali continuano a stampare denaro senza freni, è una componente essenziale di ogni portafoglio moderno.
Ho continuato a sfruttare i ribassi per accumulare, esattamente come fatto con NVIDIA e Google. Quando Bitcoin scende, io compro. Quando sale, tengo. Semplice.
La strategia del mio portafoglio è sulla crescita di lungo periodo. Non sto cercando il 10% in tre mesi. Sto costruendo un portafoglio che tra 5-10 anni sarà moltiplicato. E Bitcoin è una parte fondamentale di questa strategia.
Perché la AI secondo me non è una bolla!
Ho sempre dichiarato pubblicamente che l’Intelligenza Artificiale è lo zoccolo duro del futuro finanziario delle economie mondiali. E non ho cambiato idea. Anzi, ogni trimestre che passa rafforza questa convinzione.
Ti spiego perché l’AI non è una bolla.
Ricavi reali e sostanziali, non solo scommesse stile dot com
Prendiamo sempre l’esempio di Nvidia, perchè è ad oggi la società leader i cui dati sono attesi da tutta l’industry.
NVIDIA non vende “potenziale”. Vende chip che generano 57 miliardi di dollari di ricavi trimestrali. Microsoft, Google, Meta, Amazon stanno investendo decine di miliardi in infrastrutture AI perché i ritorni ci sono già.
Non stiamo parlando di startup che bruciano cash sperando in un futuro profitto. Stiamo parlando di aziende che stanno già monetizzando l’AI in modo massiccio.
C'è poi chi addirittura la paragona con la bolla dotcom, dimenticando però un ‘piccolissimo dettaglio’: al tempo si scommetteva su un settore tutto in divenire, che avrebbe dovuto svilupparsi su una rete - quella di internet - ancora acerba e il cui accesso era riservato a pochissimi. Ora la IA è a disposizione in pochi istanti per tutti, le infrastrutture sono ampiamente sviluppate e la componente innovativa è nel pieno del suo progresso.
La domanda è strutturale, non speculativa
La corsa all’AI non è guidata da retail che comprano sperando nel rialzo. È guidata da governi, aziende Fortune 500, e interi settori industriali che stanno ricostruendo le loro infrastrutture tecnologiche.
Il fenomeno della “Sovereign AI” - governi che costruiscono infrastrutture AI nazionali per non dipendere da data center esteri - è solo all’inizio. Giappone, Francia, India, Paesi del Golfo: tutti stanno investendo miliardi.
Questa non è speculazione. È ricostruzione industriale.
Margini superiori al 70%
NVIDIA chiude il trimestre con un margine lordo adjusted del 73,6%. Questi non sono margini di un settore maturo e commoditizzato. Sono margini di un’azienda che ha un vantaggio competitivo talmente forte da poter dettare i prezzi.
E con la nuova generazione di chip Blackwell in arrivo, quei margini potrebbero addirittura salire.
L’AI Fisica: Il grande passo
Come ripete Jensen Huang, CEO di NVIDIA:
“Il prossimo passo dell’AI è il mondo fisico”.
Robot umanoidi, digital twins, automazione industriale: stiamo solo graffiando la superficie. Chi parla di bolla guarda solo ai data center. Chi capisce il mercato guarda alla robotica, all’automazione industriale, alla produzione intelligente.
Tra 5 anni, l’AI non sarà solo nei server. Sarà nelle fabbriche, nelle auto, nei robot che assemblano prodotti, nei droni che consegnano pacchi.
E NVIDIA sarà al centro di tutto questo.
La “lieve differenza” tra INVESTIRE, GIOCARE e SPERARE…
C’è una differenza fondamentale tra chi investe con strategia e chi spera nel colpo di fortuna, magari pensando che gli investimenti siano una lotteria.
Già perchè non è un dato misterioso quello che mette al primo posto gli italiani come Paese con più giocatori d'azzardo al mondo.
Oserei quasi dire: “Italiani: popolo di poeti, scrittori e giocatori-sognatori”… Che finaccia !
Perdonami la digressione, torniamo sul pezzo!
L’investitore strategico studia i fondamentali. Va contrarian quando il sentiment è ingiustificatamente negativo. Diversifica intelligentemente. Mantiene posizioni di lungo periodo. Accumula nei ribassi.
Lo speculatore emotivo compra sui massimi quando tutti sono euforici. Vende sui minimi quando tutti sono in panico. Segue i guru del momento. Cambia strategia ogni settimana. Si lamenta dei risultati negativi.
Io appartengo alla prima categoria. Sempre.
E il mio portafoglio parla chiaro. È pubblico. Chiunque può verificare ogni singola operazione, ogni entrata, ogni uscita. I risultati sono tracciati e certificati dalla piattaforma eToro.
Non c’è spazio per le chiacchiere. I numeri parlano.
E quando dico che ho comprato NVIDIA 12 ore prima delle trimestrali mentre tutti vendevano, è verificabile. Non è un racconto a posteriori. È una strategia documentata.
Cosa può succedere nel breve termine sui mercati?
NVIDIA ha dato il tono. I mercati hanno risposto con entusiasmo. Ma la partita è appena iniziata.
La guidance per il Q4 parla di 65 miliardi di dollari di ricavi attesi. Se NVIDIA li raggiunge (e probabilmente li supererà), saremo di fronte a un’accelerazione ulteriore dell’intero comparto tech.
La mia strategia resta invariata:
Mantenere l’esposizione sull’AI come componente core del portafoglio. Diversificare tra azioni dirette ed ETF tematici. Continuare ad accumulare Bitcoin nei ribassi. Ridurre progressivamente la volatilità eliminando settori troppo instabili. Focalizzarmi sulla crescita di lungo periodo, non sui guadagni rapidi.
Ricordati sempre: la strategia è sulla crescita. Non sto cercando il 10% in tre mesi. Sto costruendo un portafoglio che tra 5-10 anni sarà moltiplicato.
Intanto l’NVIDIA ripaga sempre…
Torniamo al messaggio di giovedì mattina. NVIDIA. INVIDIA.
Quando sei il più forte, quando trascini il mercato, quando hai ragione mentre tutti sbagliano, l’invidia degli altri è inevitabile.
Ma l’invidia è un complimento mascherato. Significa che hai fatto qualcosa che gli altri non sono riusciti a fare. Significa che sei avanti, non indietro.
E nel mondo degli investimenti, essere avanti significa fare soldi. Essere indietro significa rimpiangere le opportunità perse.
Io scelgo di stare avanti. Sempre.
Le trimestrali NVIDIA Q3 2025 non sono solo numeri su un foglio Excel. Sono la dimostrazione che chi investe con disciplina e strategia vince. Sono la prova che l’Intelligenza Artificiale non è una bolla, ma un’infrastruttura industriale in espansione.
Mentre i disfattisti continuano a gridare al lupo, io continuo a costruire il mio portafoglio. Mentre Michael Burry e i suoi seguaci cercano la prossima bolla da shortare, io accumulo asset con fondamentali solidi.
E quando tra 5 anni guarderò indietro, saprò di aver fatto le scelte giuste. Perché i fatti battono sempre le opinioni e soprattutto le malelingue. E i risultati battono sempre le chiacchiere.
Sentirsi sicuri e con le palle: la culla della libertà
Chi parla di te agli altri, parlando male alle tue spalle, significa che teme la tua presenza e non regge il confronto. Tu intanto gli passi davanti sommando a più riprese mentre lui concentra i suoi sforzi invidiandoti anziché impegnandosi per migliorare. Poi sono sempre gli stessi che quando ti ci trovi in presenza abbassano lo sguardo per vergogna.
Quanto è bello camminare a testa alta senza mai avere l’obbligo di chinarsi, respirando aria di libertà frutto di una carriera corredata da risultati, dimostrazioni di forza senza doversi mai mettersi a pecor* nei confronti di terzi e/o leccando a qualcuno di potente?
Avere la schiena dritta non è da tutti, lo comprendo bene, così come non è per tutti saper fare impresa e costruire anno dopo anno un impero senza dover scendere a stucchevoli compromessi commerciali, investendo sulle risorse umane anziché sulle macchine. A buon intenditor…
Reduci dall’evento di Lisbona
Prima di congedarmi, voglio spendere due righe sull’ultima trasferta a Lisbona, per un evento di crypto influencer denominato “CCCC”, dove abbiamo partecipato anche l’anno scorso a Dubai.
Sfrutto queste poche righe conclusive del mio ultimo SUbstack per mandare un salutone e un mirabolante abbraccio alla “COMMUNITY CRYPTO ITALIANA” che ho avuto il piacere di ritrovare in quel di Lisbona, all'evento Content Creator Campus insieme al collega Francsco Gallella.
L'isolamento è proprio dei numeri primi !
Ci vogliono le palle nella vita, cosi come nel business: chi non ne ha è destinato ad implodere. Bisogna saper essere uomini ancor prima di fare “l'imprenditori”. Con un paio di palle o ci nasci oppure non le compri ai corsi di influenzor per imparare a fare lo YUTUBBER.
Sebbene non siamo dei semplici influencer, e fortunatamente MAI lo saremo, la nostra autorevolezza e presenza mediatica in Italia, con brand ampiamente riconosciuto ed apprezzato anche fuori dall’Europa, comporta una determinante piuttosto rilevante: CEO di exchange e/o general manager ci fermano agli eventi entusiasti di conoscerci dal vivo, e volenterosi di voler iniziare un cammino insieme. Agli eventi crypto succede anche questo, ed è molto bello, mi/ci rende orgoglioso/i ed è molto appagante.
Nota dolente sulla community crypto nostrana
Passiamo alle note dolenti: Ogniqualvolta che andiamo ad un evento crypto, partiamo sempre con le migliori aspettative, augurandoci di dover fare i conti con una community italiana sempre più qualitativa e matura: questo significherebbe avere dei reali alleati con le pall* per divulgare in modo importante nel Belpaese e fare la voce grossa con i competitor esterofili, o quantomeno provarci.
Purtroppo restiamo sempre eccessivamente delusi in quanto il livello è quello che è (sempre molto basso, ndr), e torniamo a casa sempre molto delusi ed insoddisfatti. Si dai, lo hai capito, sempre le solite tarantelle da mediocri italioti (il mio è più bello, io sono più figo, io CELLOH PIU LUNGO DEL TUO e così via). A tutto questo si va ad aggiungere un bel mix di italiota-squadrismo, becero qualunquismo, risatine, paroline dietro e altri comportamenti insulsi che non rendono grazie nemmeno ad un bambino dell’asilo. Sempre il solito circo al quale non preferiamo assistere.
Tolti un paio, il resto è proprio poca roba, un perfetto mix tra fufferia, manie di grandezza e protagonismo da parte di perfetti sconosciuti sul web magari che si ergono e camminano 3 metri sopra il cielo “per qualche K di followers”.
Ragazzi alt ! Crescete prima, fate qualcosa di buono, costruite e poi.. solo molto poi provate a fare “gli arrivati”: già perchè così, credetemi, fate solo la figura dei cogl***!
Nel frattempo l’INVIDIA - un po’ proprio come l'azienda di microchip leader nVidia - ripaga sempre. Soprattutto quando sei dalla parte giusta della barricata.
Un saluto dal tuo affezionatissimo e arrivederci a lunedì prossimo!
Alessio Ippolito





